DAVANTI AL TRONO DEL PADRE

David Wilkerson (1931-2011)

I servi di Dio devono andare alla sua presenza completamente persuasi che egli risponderà. È cosa buona portare le promesse di Dio in preghiera con te, per restare saldo su di esse e per ricordargliele. Certamente, egli non ha problemi di memoria, ma il Signore ama sentirci portare le sue promesse davanti a lui.

A Pietro fu data una visione e si domandò cosa volesse dire. “Mentre Pietro stava ripensando alla visione, lo Spirito gli disse: «Ecco tre uomini che ti cercano»” (Atti 10:19). Questo passaggio della Scrittura ci dice che quando Dio dichiara che qualcosa è vera, noi dobbiamo credergli e restare saldi su di essa senza badare alla nostra carne. Semplicemente non possiamo misurare l'affidabilità della Parola Dio esaminando la nostra situazione o la nostra stima. Se lo facciamo, finiremo solo per vedere quando siamo indegni arrivando a non basarci più sulla sua Parola appropriandocene.

La Bibbia dice che dobbiamo fare delle richieste davanti al trono di Dio e Cristo è lì come nostro intercessore o avvocato. “Infatti c’è un solo Dio e anche un solo mediatore fra Dio e gli uomini, Cristo Gesù uomo” (1 Timoteo 2:5). “Dal momento che vive sempre per intercedere per loro” (Ebrei 7:25). “E se qualcuno ha peccato, noi abbiamo un avvocato[a] presso il Padre: Gesù Cristo, il giusto” (1 Giovanni 2:1).

Per mezzo del sangue versato da Gesù sulla croce, le porte per andare davanti al trono di Dio sono aperte e abbiamo accesso personale per portare le nostre richieste a Dio. Abbiamo anche lo Spirito Santo, che è il nostro “paracleto”, ma è anche un consigliere, avvocato, consolatore, mediatore e intercessore. Egli ci ricorda i decreti eterni e la costituzione divina che formano la Parola di Dio, così da poter avere le sue incredibili promesse.

È rassicurante sapere che Dio è davvero felice quando ci accostiamo al suo trono con franchezza, chiedendogli di restare fedele alla sua stessa Parola. E farà in modo di farti sentire che si compiace di te.