Rialzato dalla morte

In qualità di cristiani crediamo nella resurrezione di Gesù Cristo, dopo la crocifissione del Signore, lo Spirito Santo entrò nella tomba dove giaceva e lo rialzò. Questo è il motivo per cui durante la Pasqua cantiamo che Cristo è risorto dal sepolcro, vittorioso sopra i Suoi nemici ed ora regna per sempre con i santi.

Crediamo anche che tramite la potenza di Cristo noi saremo resuscitati; questo accadrà quando Gesù tornerà di nuovo. Le Scritture affermano che tutti noi saremo cambiati nel tempo di un battito di ciglia. Lo Spirito Santo ci eleverà dalla terra con corpi incorruttibili e ci porterà davanti alla presenza del Signore.

Questa è la potenza della resurrezione che Paolo descrive nelle sue epistole; è la potenza di un Dio che rialza i morti.

Voglio mostrarvi che Cristo continua ancora oggi a rialzare i morti.

Voglio ora parlarvi della vita di resurrezione che Dio reca a coloro che sono spiritualmente morti; Paolo descrive questa potenza che dona vita, nella sua lettera agli Efesini.

"E voi pure ha vivificati, voi ch'eravate morti ne' vostri falli e ne' vostri peccati, ai quali un tempo vi abbandonaste seguendo l'andazzo di questo mondo, seguendo il principe della potestà dell'aria, di quello spirito che opera al presente negli uomini ribelli; nel numero dei quali noi tutti pure, immersi nelle nostre concupiscenze carnali, siamo vissuti altra volta ubbidendo alle voglie della carne e dei pensieri, ed eravamo per natura figliuoli d'ira, come gli altri. Ma Dio, che è ricco in misericordia, per il grande amore del quale ci ha amati, anche quand'eravamo morti nei falli, ci ha vivificati con Cristo (egli è per grazia che siete stati salvati), e ci ha risuscitati con lui e con lui ci ha fatti sedere ne' luoghi celesti in Cristo Gesù" (Efesini 2:1-6).

In questo momento ci sono molti cristiani che sono morti nello spirito, non avendo una vita vera.

Quando si vive secondo la carne, essa alla fine porterà alla morte; non sto parlando di una morte fisica, ma di essere prosciugati della vita; ad esempio, più i piaceri carnali e le cose materiali penetrano in te, più ancora sarai tentato di immergerti a fondo in esse; diventando così sempre più vuoto. Questa è la morte spirituale.

Paolo si riferisce a questo quando parla di una "…sentenza di morte, affinché non ci confidassimo in noi medesimi, ma in Dio che risuscita i morti" (2 Corinzi 1:9). Essenzialmente sta testimoniando: "Il Signore mi ha liberato da una terribile morte e continua a liberarmi. Egli sarà fedele a liberarmi ancora nel futuro".

C'è una meravigliosa storia dietro a quello che Paolo sta qui dicendo. Stava predicando in Efeso, una città dove veniva adorata la dea Diana; gli argentieri che lì vivevano, avevano accumulato delle fortune vendendo delle piccole repliche della dea. Ma quando Paolo si affacciò sulla scena, cominciò a predicare: "Il vostro dio è falso; c'è un solo vero Dio ed il suo Figliolo è vissuto ed è morto affinché coloro che sono morti nel peccato possano vivere".

Furibondi, i mercanti d'argento compresero che il loro mezzo di sussistenza era in pericolo; quindi istigarono la folla ad acchiappare Paolo , determinati ad ucciderlo. Paolo era convinto di stare per morire.

Mentre era sull'orlo della morte, Paolo scrisse queste avvincenti parole.

Paolo confessa: "…siamo stati oltremodo aggravati, al di là delle nostre forze, tanto che stavamo in gran dubbio anche della vita." (2 Corinzi 1:8 - il corsivo è mio). Ed aggiunse per spiegare: "Anzi, avevamo già noi stessi pronunciata la nostra sentenza di morte, affinché non ci confidassimo in noi medesimi, ma in Dio che risuscita i morti" (1:9 – il corsivo è mio).

Ditemi, siete mai stati così giù come lo era Paolo, bel al di là delle vostre capacità? Siete mai stati oltre le vostre rimanenti forze, così tanto giù da aver disperato finanche per la vostra vita? quando Paolo afferma: "Stavamo in gran dubbio anche della vita" sta parlando di avere affrontato una sentenza di morte: "Anzi, avevamo già noi stessi pronunciato la nostra sentenza di morte".

Ma Dio interviene e lo libera; avendo sperimentato un miracolo, Paolo scrive alla chiesa in Efeso: "Io sono stato riportato a vita dalla morte. Il Signore mi ha tirato fuori dalla tomba; ho visto l'inferno, ma Dio mi ha risorto!"

Qui a New York nella vita di ogni giorno vediamo moltitudini che sembrano vibrare di vita, ma sono morti.

Questa città sembra proprio la definizione della vita; non si ferma mai un momento. I direttori generali di società gigantesche sono occupati nel fare contratti, enormi rivenditori vendono merci, compagnie di spettacolo vendono migliaia di biglietti per gli spettacoli e le rappresentazioni.

Nel frattempo venditori ambulanti portano in giro la loro merce, i proprietari di ristoranti servono i loro pasti ed i guidatori di taxi vanno e vengono, prendendo una corsa dopo l'altra. Ogni cosa è nello scompiglio, mentre ognuno è occupato in qualcosa. New York non è proprio una città che possa sembrare morta.

Ma lo Spirito di Dio si muove sulla terra, ponendo delle domande: "È tutto qui quello che fate per vivere? Comprare e vendere, tenendovi occupati? Potete trasformare queste attività in una vita vera? Cosa c'è alla fine del vostro affaccendamento?"

Nella notte la gente si riversa nelle strade di New York, per prendere parte alla vita notturna. Per coloro che non conoscono Cristo, partecipare alle feste sembra divertente. Il peccato è piacevole e la vita notturna di New York ha l'apparenza di essere molto vivace.

Ma il peccato alla fine viene a noia; lo stesso peccato che reca piacere, porta anche una pena nell'anima quando la festa finisce.

Dio intende questo, quando dice: " il salario del peccato è la morte" (Romani 6:23).

Attraverso Romani 8, Paolo evidenzia la distruttiva realtà del peccato; egli afferma: "Se vivi appresso alla carne, morirai. Essere condotto dalla lussuria, vivere solo per i sensi, porta alla morte. Il corpo è morto a causa del peccato".

In parole povere, morte significa non avere vita; solo Gesù può dare vita, dichiarando: "Io sono la resurrezione e la vita".

Poiché i non credenti mancano di vita, ogni cosa che inseguono porta alla morte. Questa è la ragione per cui molti si rivolgono all'alcol e alle droghe "ricreative". Sballarsi è poco più di una festa per loro; invece è un tentativo di stordire il dolore creato dal peccato, un dolore causato da un profondo vuoto.

"Con l'intelligenza ottenebrata, estranei alla vita di Dio, a motivo della ignoranza che è in loro, a motivo dell'induramento del cuor loro. Essi, avendo perduto ogni sentimento, si sono abbandonati alla dissolutezza fino a commettere ogni sorta di impurità con insaziabile avidità." (Efesini 4:18-19)

Quale orribile condizione Paolo sta descrivendo, egli dice: "Tali persone si sono talmente arrese al mondo del piacere che non hanno più sensibilità". In breve sono diventati insensibili a qualunque percezione di Dio o della vita.

Nella Sua misericordia il Signore raggiunge qualunque anima insensibile.

Paolo compara la condizione di coloro che sono nel corpo di Cristo: "Ma quant'è a voi, non è così che avete imparato a conoscer Cristo. Se pur l'avete udito ed in lui siete stati ammaestrati secondo la verità che è in Gesù, avete imparato, per quanto concerne la vostra condotta di prima, a spogliarvi del vecchio uomo che si corrompe seguendo le passioni ingannatrici; ad essere invece rinnovati nello spirito della vostra mente" (Efesini 4:20-23).

Paolo rende semplice il suo messaggio: "Voi potete risorgere, potete essere cambiati, potete venire a nuova vita".

Quando ho predicato questo messaggio nella chiesa di Times Square, ho guardato verso una donna che era nella nostra congregazione, la quale aveva speso anni nel danzare di notte, facendo baldoria fino alle ore piccole; lei aveva letteralmente speso dieci anni in una vicina sala da ballo cercando di trovare pace.

Quando entrò nella nostra chiesa, lei era stanca di tutto questo, spiritualmente morta. Entrò con un cuore desideroso e bramoso. Mentre mi udiva predicare, pensava: "Quest'uomo sta parlando direttamente a me; sta leggendo nella mia mente, deve essere un medium!"

Tempo dopo imparò che lo Spirito Santo stava rivelando il contenuto del suo cuore. Quella notte venne avanti all'appello e arrese la sua vita a Gesù. Ora è viva per la potenza di Colui che è la resurrezione e la vita!

In qualunque chiesa puoi guardarti intorno, verso coloro che ti stanno intornoe vedere gente che una volta era morta e che è stata riportata in vita.

Come te ogni membro della congregazione una volta era morto nelle proprie trasgressioni e nei peccati; in verità molte delle coppie felicemente sposate che puoi vedere, un tempo avevano pianificato di divorziare; erano convinti che il loro matrimonio era morto, oltre ogni speranza. Ma Dio li ha rialzati ad una nuova vita.

Questa settimana ho ricevuto una e-mail da un pastore che aveva lasciato la propria chiesa; quest'uomo era convinto di essere un fallito. Era caduto profondamente nel peccato ed aveva perso la moglie ed i figli; l'intera sua vita era stata abbattuta e si sentiva sbalordito a morte.

Nell'ora più tenebrosa era caduto sulle ginocchia ed aveva gridato per avere aiuto; Gesù venne a quest'uomo distrutto e disperato, soffiando nuova vita in lui. Subito dopo sua moglie l'aveva chiamato, dicendo: "Ho sbagliato verso Gesù, possiamo ritentare?"

Oggi quel pastore lavora in uno dei nostri centri di riabilitazione dalla droga. Considerate Efesini 2:1-2: "E voi pure ha vivificati, voi ch'eravate morti ne' vostri falli e ne' vostri peccati, ai quali un tempo vi abbandonaste seguendo l'andazzo di questo mondo, seguendo il principe della potestà dell'aria, di quello spirito che opera al presente negli uomini ribelli".

Forse questa è la descrizione della tua esperienza; prima di conoscere il Signore facevi quanto ti piaceva; eri preso dallo spirito di questi tempi, provando ogni peccato e piacere; pensavi che potevi "tenere Dio fuori" fino all'ultimo. Credevi che le tue buone opere e le donazioni ti avrebbero salvato.

Ma il Signore è venuto a te: "Ma Dio, che è ricco in misericordia, per il grande amore del quale ci ha amati, anche quand'eravamo morti nei falli, ci ha vivificati con Cristo (egli è per grazia che siete stati salvati), e ci ha risuscitati con lui e con lui ci ha fatti sedere ne' luoghi celesti in Cristo Gesù" (Efesini 2:4-6).

Miei cari questo è tutto ciò che serve per ricevere nuova vita, che può essere trovata soltanto in Cristo. Paolo non sta qui parlando sulla resurrezione finale; sta descrivendo ciò che Dio fa sulla terra, la resurrezione una volta per tutte!

Ditemi se non è resurrezione quando lo Spirito di Dio va in mezzo alle strade e raggiunge i peccatori bisognosi, cambiandoli? Questo è accaduto a centinaia e centinaia di persone nella nostra chiesa. Molti vivevano sulle strade – alcuni senza casa, alcuni drogati, alcune prostitute – e Gesù li ha toccati con una nuova vita.

Questa stessa cosa accade in tutto il mondo nelle chiese che predicano l'evangelo, piccole e grandi congregazioni. Persone morte vengono cambiate, ricevono nuova vita, perché in Cristo ogni cosa diventa nuova: "Se dunque uno è in Cristo, egli è una nuova creatura; le cose vecchie son passate: ecco, son diventate nuove." (2 Corinzi 5:17).

Io credo in quelli che vengono chiamati: "appuntamenti divini" organizzati dallo Spirito Santo.

Un giovane mi ha mandato recentemente una email a proposito del momento più drammatico della sua vita. scrive: "Sono nella disperazione perché ho perso ogni cosa; sento proprio che non c'è speranza per me; ho provato ogni peccato, ogni possibile modo per trovare pace. Ma niente ha potuto aiutarmi.

"Alla fine ho deciso di averne abbastanza, ho puntato una pistola alla mia testa, pronto a suicidarmi. Ma prima ho fatto l'ultima preghiera: 'Dio se esisti e mi ami, fermami oppure sarò morto'

"In quel ho sentito una voce che mi diceva: 'Guarda nella cassetta della posta'"

Quel giovane posò l'arma ed andò alla cassetta della posta; una persona anonima gli aveva spedito un pacco; lo aprì e scoprì all'interno una copia del mio libro La Croce e il Pugnale.

Il giovane si sedette e cominciò a leggere; continuò fino a che non finì l'intera storia. Mentre chiudeva il libro, cominciò a piangere e gridò: "Dio se hai potuto salvare Nicky Cruz, un feroce capobanda, Tu puoi salvare me".

Oggi quel giovane è zelante per il Signore. Dio era intervenuto salvandolo da una doppia morte!

Vi chiedo, cosa vi ha portato la prima volta dentro una chiesa?

Cosa vi aspettavate quando avete assistito la prima volta ad un servizio di culto? Siete andati con un cuore aperto? Avete sperato che qualcosa avrebbe penetrato la vostra anima, dandovi pace? Avete sperato di essere profondamente toccati per averne conforto?

Vi dico che non siete finiti nella vostra chiesa fortuitamente, non è stato un caso; il misericordioso Spirito di Cristo vi ha condotti, vi ha osservato nel suo radar per qualche tempo. Come Dio ci dice: "Non siete voi che avete scelto me, ma sono io che ho scelto voi…" (Giovanni 15:16).

Il Signore è sovrano, non si balocca con le vite degli uomini, può smuovere il cielo e la terra per realizzare i suoi propositi; e ti ha messo proprio dove sei, sia per salvarti che per mettere in moto il Suo piano per la tua vita.

Alcuni anni or sono una giovane donna, che era eroinomane venne per udirmi predicare. Manteneva le proprie abitudini prostituendosi; questa giovane era indurita al punto di essere insensibile, infatti non aveva mai pianto in vita sua. Aveva un cuore freddo, amareggiato, era morta dentro di sé.

Ma nel bel mezzo del messaggio che predicavo, lei senti qualcosa che si scaldava dentro di sé. Improvvisamente sentì di pregare: "Dio se ci sei veramente, ti prego fammi piangere".

Una lacrima cominciò a cadere, quindi un'altra ed ancora un'altra, fino a che un fiume cominciò a scorrerle sul viso. Vennero fuori pesi di amarezza e tutta la sensazione di rigetto.

Quella ragazza era Cookie Rodriguez, che più in là scrisse il libro Ti prego fammi piangere. Era stata rialzata dalla morte! Ora Cookie sta viaggiando in tutto il Texas raccontando la storia della potenza di Dio che fa risorgere.

Il Signore sta chiamando tutti i Suoi figli e figlie prodighe a tornare a casa.

A Dio non importa quanto ti sei sprofondato nel peccato; non importa che tu stia pensando che Egli non ti ama; il Suo amore e la Sua misericordia sono alla porta del tuo cuore, devi soltanto aprire quella porta, adesso. Egli entrerà e ti rialzerà in novità di vita.

Questa è la chiamata di Dio per te, tratta da Efesini 4;17-23 (parafrasata):

"Non fare come alcuni, che sono emarginati dalla vita in Dio attraverso l'ignoranza che è in loro, a causa della cecità dei loro cuori. Sono diventati insensibili e hanno dato loro stessi alla dissolutezza. Mettete via tutto e siate rinnovati – rialzati – nello spirito della vostra mente".

Amen!