Nessuna eredità?

David Wilkerson (1931-2011)

Paolo ci fornisce un elenco di coloro che non erediteranno il regno di Dio: “…né i fornicatori, né gli idolatri, né gli adulteri, né gli effeminati, né gli omosessuali, né i ladri, né gli avari, né gli ubriaconi, né gli oltraggiatori, né i rapinatori erediteranno il regno di Dio” (1 Corinzi 6:9-10). 

Poi l’apostolo aggiunge: “Or tali eravate già alcuni di voi; ma siete stati lavati, ma siete stati santificati, ma siete stati giustificati nel nome del Signore Gesù e mediante lo Spirito del nostro Dio” (1 Corinzi 6:11).

In che modo queste persone che furono salvate da un peccato così orribile divennero giuste davanti a Dio? Cosa è successo loro affinché non fossero più malvagi ma fossero accettati da Dio?

Prima di tutto, Dio non fa riguardo alle persone. Non è affatto impressionato dal titolo o dall’onore terreno di una persona, sia essa un re, una regina, un presidente o un primo ministro. In secondo luogo, Dio non è affascinato da alcuna bontà in noi. Lunghe preghiere, digiuno, decima, studio della Bibbia, atti benevoli: nessuno di questi ci rende giusti o graditi a Dio. Anche la nostra carne, il nostro carattere, le nostre parole, i nostri pensieri e le nostre azioni “buoni” sono un fetore alle sue narici se usati come supplica per la nostra giustizia.

Quando Gesù andò sulla croce, crocifisse il nostro “vecchio uomo” della carne. È rimasto solo un uomo, solo uno di cui Dio si occuperà e quello è il Figlio. Quando Gesù terminò la sua opera sulla terra e si sedette alla destra del Padre, Dio disse: “Da ora in poi riconosco un solo uomo, una sola giustizia. Chiunque viene a me deve venire attraverso mio Figlio. Tutti coloro che vogliono essere giusti devono accettare la sua giustizia e nessun’altra!”

Siamo accettati agli occhi di Dio solo mediante la fede in Cristo e nella sua opera. “Egli ci ha grandemente favoriti nell'amato suo Figlio(Efesini 1:6).

Vedi quanto è importante rimanere in Gesù, andare subito a Lui ogni volta che fallisci? Devi imparare a correre da Lui gridando: “Gesù, ti ho deluso! Non riesco a risolvere la cosa. Qualunque cosa io faccia, non potrò mai essere riconosciuto davanti al Padre, se non quando vengo a Lui in te”.