La sfida della fede

Jim Cymbala

Quando leggiamo i primi libri della Bibbia, tendiamo a dimenticare qualcosa di molto importante. Dio aveva promesso ad Abramo, Isacco e Giacobbe una patria dove avrebbe provveduto per loro. Non ha mantenuto la sua promessa come qualcuno avrebbe pensato che avrebbe fatto. Lo dimentichiamo perché conosciamo la fine della storia. Chi avrebbe mai pensato che 400 anni di schiavitù in Egitto sarebbero stati parte del mantenimento di quella promessa? Pensiamo che sia difficile avere fiducia in Dio quando non mantiene le sue promesse nel modo in cui pensiamo che dovrebbe o con i tempi che vorremmo.

Prendiamo ad esempio la storia di quando gli Israeliti finalmente arrivarono nella Terra Promessa. Ricevettero la legge sul Monte Sinai e gli ordini per il culto. Sapevano cosa Dio voleva da loro.

Inviarono 12 spie nel paese; conoscete la storia. Tornarono e dissero: “La terra è bellissima! Scorre latte e miele”. Ciò significava che poteva gestire il bestiame e aveva abbastanza verde e alberi da frutto da contenere anche il miele. Dieci spie allora dissero: “Non possiamo accettarlo. Siamo schiavi. Non lottiamo. Torniamo in Egitto. Avevamo aglio, porri, cipolle; eravamo al sicuro lì.

Questa è la sfida della fede.

Ora potresti immaginare che se Dio mandasse giù 10 piaghe e dividesse un mare davanti a noi, avremmo fiducia in lui. No, no, è così che operiamo. Non importa ciò che Dio ha fatto per noi, l’incredulità si attacca a noi come fuliggine. Alcune persone lasciano che Dio le salvi dal mondo, ma non camminano mai nella fede e non ricevono mai tutte le sue benedizioni.

E tu? Cosa ti sta chiedendo Dio di affidargli la tua fiducia oggi? Pensa a quello che ha già fatto per te. Pensa a quello che dice la Bibbia che ha fatto per il suo popolo. Dio è sempre fedele al suo popolo.

“È una grazia del SIGNORE che non siamo stati completamente distrutti; le sue compassioni infatti non sono esaurite; si rinnovano ogni mattina. Grande è la tua fedeltà! Il SIGNORE è la mia parte», io dico,

«perciò spererò in lui». Il SIGNORE è buono con quelli che sperano in lui, con chi lo cerca. È bene aspettare in silenzio la salvezza del SIGNORE.” (Lamentazioni 3:22-26).