L'infinito amore di Dio per chi soffre

David Wilkerson (1931-2011)

Quando ti trovi nella sofferenza peggiore, vai nella tua cameretta segreta e piangi tutta la tua disperazione! Gesù pianse. Pietro pianse amaramente; portava con sé il dolore di aver rinnegato lo stesso Figlio di Dio. Quelle lacrime amare operarono in lui un dolce miracolo, e tornò a scuotere il regno di Satana.

Gesù non distoglie mai lo sguardo da un cuore che piange. Ha detto: “Sacrificio gradito a Dio è uno spirito afflitto; tu, Dio, non disprezzi un cuore abbattuto e umiliato”. (Salmo 51:17). Neppure una volta il Signore dirà: “Riprenditi! Alzati e prendi la tua medicina. Stringi i denti». No, Gesù conserva ogni lacrima nel suo contenitore eterno.

Ti senti ferito? Stai male? Vai avanti e piangi! Continua a piangere finché le lacrime non smettono di scorrere, ma lascia che quelle lacrime provengano solo dal dolore e non dall'incredulità o dall'autocommiserazione.

La vita va avanti. Saresti sorpreso di quanto puoi sopportare con Dio che ti aiuta. Lacrime e vuoto possono inghiottirti a volte, ma Dio è ancora sul suo trono. Non puoi aiutare te stesso. Non puoi fermare il dolore e ferire. Il nostro benedetto Signore verrà a te e metterà la sua mano amorevole sotto di te e ti solleverà per sederti di nuovo nei luoghi celesti. Rivelerà il suo amore infinito per te.

Incoràggiati nel Signore. Quando la nebbia ti circonda e non riesci a vedere alcuna via d'uscita dal tuo dilemma, sdraiati tra le braccia di Gesù e fidati semplicemente di lui. Vuole la tua fede e la tua fiducia. Vuole che tu gridi ad alta voce: “Gesù mi ama! Lui è con me. Non mi deluderà. Sta risolvendo tutto proprio ora. Non sarò abbattuto. Non sarò sconfitto. Non sarò una vittima di Satana. Io amo Dio e lui ama me!»

Come Paolo disse alla chiesa nelle sue lettere. “Che diremo dunque riguardo a queste cose?

Se Dio è per noi chi sarà contro di noi? Colui che non ha risparmiato il proprio Figlio, ma lo ha dato per noi tutti, non ci donerà forse anche tutte le cose con lui?” (Romani 8:31-32).

La felicità non è vivere senza dolore o ferite. La vera felicità è imparare a vivere un giorno alla volta, nonostante tutto la sofferenza e il dolore.