Crescere amareggiato o crescere migliore

Keith Holloway

Nella nostra umanità, sembriamo avere un'inclinazione a concentrarci sui nostri problemi. A volte giustamente perché possono essere sfide enormi che sono travolgenti.

Molti di voi stanno affrontando cose incredibili. Nel nostro ministero World Challenge riceviamo migliaia di lettere ed e-mail che arrivano da persone che si limitano a riversare il loro cuore in richieste di preghiera. Ne ho letti alcuni ultimamente. Onestamente, è scioccante quello che molte persone stanno vivendo: tossicodipendenza, alcolismo, infedeltà, relazioni interrotte, problemi finanziari. La lista potrebbe continuare all'infinito.

Eppure così tante persone ottengono il loro "pane quotidiano", per così dire, guardando le notizie, leggendo informazioni online o guardando reality show pieni di bugie, imbrogli, omicidi, furti e ogni sorta di depravazione ancora e ancora. Non sorprende che le persone siano depresse e che il suicidio sia ai massimi storici.

Anche molti credenti sono scossi nella loro fede e nel loro cammino, sentendo che Dio non è con loro. Le persone si sono rivolte contro di loro e hanno iniziato a fare domande su "Chi sono io? Per cosa sono qui? Ne vale la pena?"

Voglio portarvi una parola oggi che credo sia una parola meravigliosa.

Pietro scrisse alla chiesa primitiva e incoraggiò i credenti: “Perciò voi esultate anche se ora, per breve tempo, è necessario che siate afflitti da svariate prove, affinché la vostra fede, che viene messa alla prova, che è ben più preziosa dell'oro che perisce, e tuttavia è provato con il fuoco, sia motivo di lode, di gloria e di onore al momento della manifestazione di Gesù Cristo” (1 Pietro 1:6-7).

Quando arrivano le prove, possiamo crescere migliori o crescere amareggiati. L'opportunità c'è, ma conta la nostra risposta alla crisi. Queste non sono ciò che fa vacillare la nostra fede o che ci cambia. La nostra risposta a una crisi è ciò che determina se cresciamo migliori o cresciamo amareggiati.

Comportati con coraggio. Ammettere e riconoscere il dolore e la sofferenza, ma anche allo stesso modo riconoscere e ammettere che abbiamo una speranza eterna. La speranza è un'aspettativa che il bene di Dio venga a noi, non importa quanto profondo, non importa quanto oscuro, non importa quanto siano grandi i nostri problemi. Abbiamo una speranza viva attraverso la risurrezione di Gesù Cristo dai morti.

La misericordia di Dio è abbondantemente disponibile per noi oggi. Ci ha fatto rinascere in una speranza viva.