Continueremo nel peccato?

David Wilkerson (1931-2011)

Quando Paolo insegnò per la prima volta la verità della giustificazione per fede, ciò scosse la chiesa. Era una notizia incredibile in quel momento. Infatti, alcuni teologi hanno risposto: “Se sono perdonato, se Dio è così misericordioso da perdonarmi liberamente e solo per fede, allora lasciami peccare ancora di più, così Dio potrà godere nel darmi più grazia!” Quei teologi non capivano il Vangelo.

A causa della croce, Dio ha considerato tutto ciò che riguardava la nostra vecchia carne eliminato e scomparso. Paolo chiese: “Rimarremo nel peccato, affinché abbondi la grazia?” (Romani 6:1), e continuò velocemente: “Certamente no!” Credo che Paolo stesse dicendo: “Perché un cristiano, liberato da tale morte, dovrebbe tornare indietro e resuscitare il cadavere? Perché tornare a una vita di peccato quando Dio vuole togliere ogni colpa e condanna e darti sicurezza e pace? Ora, grazie alla croce, puoi servire il Signore con gioia e letizia e obbedirgli in un nuovo obbligo chiamato amore”. 

“Quindi”, chiedi, “dobbiamo semplicemente accettare la giustizia di Gesù mediante la fede?” Si assolutamente. Questo è ciò che significa il cammino cristiano, riposando nella fede in ciò che Gesù ha compiuto.

Il nostro uomo vecchio è morto e l’uomo nuovo è in Gesù. Quando riponiamo la nostra fede in Lui, Dio ci accetta pienamente. Ci considera giusti, nascosti nel seno del suo caro Figlio. Ogni volta che pecchi o fallisci, corri subito dal tuo avvocato. Confessagli i tuoi fallimenti e riposa nella sua giustizia.

Potresti chiedere: “Le buone opere non hanno posto in questa dottrina?” Naturalmente lo hanno, ma a questa condizione: le buone opere non possono salvarti, giustificarti o renderti giusto e gradito a Dio. L’unica cosa che ti salva è la tua fede in ciò che ha fatto Gesù!

Cosa ha fatto Gesù? Ti ha salvato, perdonato e accettato con i fallimenti e tutto il resto. Dio ti vede ora solo in Gesù Cristo, ed è per questo che dobbiamo rivolgerci al nostro Salvatore ogni volta che cadiamo. Il sangue che ci ha perdonato e purificato la prima volta che siamo venuti a Gesù è lo stesso sangue che continua a conservarci fino al suo ritorno.

Insieme a questa sicurezza arriva un obbligo più grande di compiere tutte le nostre opere nella sua forza e potere, piuttosto che cercare di farle da soli. “ma se per mezzo dello Spirito fate morire le opere del corpo, voi vivrete” (Romani 8:13).